Sergio Limonta
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Ex Contrada Torre Di Terno D'Isola
terno d'Isola (1970)
Ex Contrada Torre Di Terno D'Isola
Architettura
 
Aggiornata 7 anni

“ Contrada della Torre” Dall'analisi complessiva degli elementi architettonici di Castegnate (ex Comune autonomo dell’Isola Bergamasca e oggi semplice località di Terno d’Isola) e dalla visione d’assieme del sistema viario antico, si deduce che la Contrada della Torre, con il tratto terminale dell’odierna via Medolago che scorre tra vicoli laterali fino al Buliga, sia il cuore sociale del primo insediamento umano tra queste fertili terre situate ai piedi del gradino bedesco. In altre parole, la prima organizzazione urbana che costituì i presupposti di borgo racchiuso tra mura e torre. Anche se non siamo alla presenza di strutture romaniche che possano dimostrare il probabile sistema feudale sorto attorno alla torre, resta la poderosa testimonianza di quella che fu una struttura di sorveglianza dei due ingressi (forse tre) ricavati tra la cinta muraria di questo cessato Comune autonomo. Altro edificio coevo con le strutture di Casa Mazzoleni, presente fino agli anni Novanta del ‘900, era all'angolo tra via Torre e via Medolago. A sud della Contrada della Torre vi era la strada che collegava Castegnate con l’area meridionale dell’Isola (l’attuale tratto meridionale di via Castegnate fu ricavato nel 1806). L’antichità del tragitto si percepiva anche sulle strutture perimetrali dell’edificio abbattuto; sugli spigoli in conglomerato naturale, sui blocchi squadrati tra mura sovrapposte con bocce di fiume per bilanciare il contrappeso murario con la classica sovrapposizione a lisca di pesce. L’angolo vivo e acuto, affatto arrotondato come l’edificio rurale all'angolo nord-est di via Medolago, di più recente costruzione, indicava l’antica centralità urbana e viaria di via Torre sull'abitato e la continuità di un percorso che da monte a valle collegava i villaggi di Terno, Castegnate, San Pietro e Chignolo. La trama viaria che inframmezzava e serviva il primordiale insediamento umano in edifici tardo antichi sulla direttiva di via Torre, condizionò lo sviluppo del borgo in epoca alto medievale. Dopodiché, attorno al reticolo viario antico si costituirono quelle unità abitative e produttive ricavate con l’accostamento di strutture edilizie formate da cascinali con stalle, fienili, pollai. Nei secoli successivi, gli edifici che andarono a schierarsi lungo nuovi percorsi, acquistando maggior corpo estendendosi verso gli spazi verdi retrostanti, a levante del torrente e di via Torre, formarono quelle caratteristiche corti dotate di portici, loggiati e ballatoi. Anche se il tessuto edilizio di matrice rurale è stato recentemente distrutto, o abbondantemente rimaneggiato, le corti e le strutture rurali tuttora riconoscibili, sono a testimoniare il vissuto agreste dei nostri progenitori. Solo una parte della ricostruzione medievale è sopravvissuta, ovviamente rinnovandosi nelle strutture edilizie e nelle destinazioni d’uso, alle vicende storiche ed urbanistiche che ne hanno tuttavia segnato la lenta evoluzione. In ogni modo è evidente che il centro urbano originario di Castegnate si costituì sull'asse nord-sud di Contrada della Torre, in intimità con il tragitto idrografico del Buliga che era l’indispensabile apportatore d’acqua corrente. Attorno vi era la fertile campagna da coltivare. L’area selvosa, sia per raccogliere legna, sia per sfuggire agli assedi. Esempi di villaggi che, in epoca comunale, si sono impiantati e raccolti attorno ad un’unica contrada, tanto da caratterizzarne l’abitato, sono tuttora evidenti su tutto il territorio lombardo.