Resistere al tempo (almeno nella memoria)

Nei secoli dei secoli fedele, anch'essa s'è dovuta inchinare all'unico padre tanto vorace da divorare uno ad uno tutti i suoi figli. Ancora una volta il tempo è stato fatale e rispondendo alla logica che l'unico modo per resistere è morire e poi risorgere, l'ex caserma Montelungo ha ricevuto ieri il primo colpo di piccone. Di ruspa, anzi, con gli operai al lavoro e il sindaco Gori a spasso per il cantiere, soddisfatto di un passaggio che in effetti definire "storico" non è impertinente.

Soltanto il futuro ci dirà se ciò che è stato fatto è giusto e bene, noi ci limitiamo a "ricordarla così", come avviene nei necrologi sui giornali, mettendo idealmente in fila uno ad uno tutti i militari che sono passati da lì, bergamaschi ma più spesso semplicemente ed orgogliosamente italiani, esseri umani che la nostra città ha accolto e da cui si è fatta contaminare, proficuamente. Possano le gioie, i giorni vissuti, persino le tribolazioni, resistere nella memoria e sopravvivere a qualsiasi fendente di escavatore.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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