Ne riparliamo tra cent'anni...

Antico e moderno. Un'abbinata e insieme una sfida, in tema di costruzioni spesso vinta da chi ha più anni e muove maggiore nostalgia. Piazza Repubblica, a Bergamo, non fa eccezione e occorre ammettere che se si raccolgono pareri, tra i vecchi edifici della città sia alta sia bassa e i nuovi palazzoni, nove volte su dieci i primi vengono preferiti ai secondi.

Per evitare di banalizzare o di lisciare il pelo a una certa tendenza al "si stava meglio quando si stava peggio", preferiamo sottolineare gli aspetti di bellezza che pur si scorgono in questa fotografia. La "pulizia" dei condomini, ad esempio, la linearità delle forme, non candide ed essenziali come quelle razionaliste, ma pur sempre eleganti, signorili. E poi l'ampiezza dello slargo (slargo, ammettiamolo, più che piazza vera e propria), il verde che domina, l'ariosità d'insieme.

Si poteva fare meglio, insomma, ma per onestà anche i più critici dovrebbero sospendere il giudizio per qualche altro decennio, almeno. Il bello, l'arte, vengono definiti tali soltanto se superano la prova del tempo. Tra cent'anni allora ne riparliamo.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

Dalla cornice di Porta San Giacomo

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