Largo Belotti Bergamo

Dipende tutto dai punti di vista. E' così che ammiriamo la stessa città ma mille volte diversa, anche se sempre oggettivamente bella. E qui si ferma il colpo d'occhio, l'emozione che è capace di suscitare un'immagine, quel velo di nostalgia misto a stupore che si stende ogni volta che osserviamo una vecchia fotografia.

Poi c'è la conoscenza, ed è qui che gli amici di Storylab non hanno pari, illuminando di volta in volta un dettaglio e aiutandoci a ricomporre il quadro, a dare un nome e cognome alle cose, a collocare nel giusto contesto ciò che stiamo ammirando.

"Quello in primo piano è il palazzo ove c'era un meccanico/gommista palazzo poi abbattuto e dove è stata costruita la vecchia Cariplo (oggi è un palazzo di colore bianco). Il teatro è un pochino più in su verso via Verdi. Da notare che la nuova costruzione ha comunque mantenuto lo "smusso" che già c'era allora con il portone d'accesso all'officina" spiega Andrea D'Amore in un commento, offrendo una lettura e almeno una mezza dozzina di riflessione (che fine ha fatto il meccanico/gommista? Come si chiamava? Quando se n'è andato? Quando è stato costruito il palazzo di colore bianco? Qual è l'architetto che ha deciso di tenere lo "smusso"? Perché lo ha fatto?...). Domande aperte, per chi non si accontenta della facciata. Neppure di quella con lo "smusso".

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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