I tempi cambiano ma i furbi restano

Nel paese dei dritti tutto va storto. Una contraddizione soltanto a parole, non occorre infatti uno scienziato né un righello per capire che il furbo trae vantaggio soltanto per sé e mai per il gruppo. Lo ricordiamo spesso, ogni volta che troviamo notizia di un'evasione fiscale ad esempio, ma pure in contesti meno legati alla cronaca, come quest'immagine del portello daziario di San Giacomo, che riporta tutti noi in un'epoca in cui si pagavano tasse e gabelle pure spostandosi di qualche metro.

Detto ciò, ci guardiamo bene dal sostenere che fosse peggio oppure meglio, avendo ogni tempo il suo bello e il suo fardello, tuttavia un dato è certo: i furbi esistevano allora come adesso, e contrastarli non dovrebbe essere faccenda da guardie e ladri, bensì lezione che si impara nelle scuole, nelle case, nelle chiese, dal nonno al piccino.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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