Valerio Bonfanti e, probabilmente, Giorgio Pesenti, eseguono manutenzione al tetto. Infatti ogni anno, in autunno, si provvedeva a smontare (e rimontare in primavera) la "gronda": il primo anno infatti la stessa era stata quasi strappata dal tetto per il peso della neve caduta.
I due soci sono all'opera su quello che viene poi chiamato "tetto basso": questo tetto corrisponde alla prima versione del Rifugio che verrà poi rialzato di un piano negli anni a venire.