La pecorella, il lupo e il bambino senza petali

Meno traffico del solito, oggi, a Bergamo, con le scuole chiuse per il Carnevale e anche noi ci adeguiamo, anticipando di un giorno il martedì grasso, proponendo una fotografia del 1959.

Il palco è quello del teatro del vecchio asilo di Santa Chiara, in via Giuseppe Garibaldi, a Bergamo, con la recita di fine anno: l'unico momento, oltre al Carnevale appunto, in cui ci si poteva "travestire", in questo caso da fiori e da lupo e da pecorella (La pecorella e il lupo, scrive Giovanna Canavesi, che ha caricato su Storylab la foto, è proprio il titolo della rappresentazione messa in scena).

P.S. Tra i tanti volti di bambino - che nell'essenza si assomigliano tutti, in qualsiasi parte del mondo e a qualunque tempo appartengono - attira l'attenzione colui che se ne sta accanto alla pecorella, con i capelli ricci, scuri, lo sguardo serio... E' l'unico tra molti a non avere petali di cartone o costume e indossa soltanto il grembiulino di ordinanza. Probabilmente era la voce narrante oppure gli era capitato in sorte un compito marginale, di assistenza. Chissà se c'era rimasto male, se si era sentito escluso oppure sfortunato, rispetto ai compagni. Certo non immaginava che oltre cinquant'anni dopo proprio quella sua normalità lo avrebbe distinto tra la massa, scherzo di carnevale a rovescio che il destino talvolta riserva.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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