Un Ponte Tra Due Mondi

Poco da dire, meno ancora da scrivere. Ci sono fotografie soltanto da ammirare, possibilmente a occhi spalancati e bocca aperta, sperando che non volino attorno troppi moschini o qualche falena.
L'immagine di oggi ne è un esempio, con quel ponte che come una greca su quaderno a quadretti taglia in due la scena e unisce due mondi: uno visibile, nitido, lindo nella sua concretezza, con edifici squadrati e imponenti ad occupare una sponda; l'altro invece ignoto, al di qua dell'acqua placida, in uno scorcio che la fotografia non ritrae e resta misterioso allo sguardo di chi indaga. In primo piano invece un palo spoglio e rami come scarabocchi o zampe di ragno, quei ragni dalle zampe lunghe e finissime e dal corpo minuto, che si trovano nelle nostre campagne. Invisibili invece gli esseri umani, assenti a prima e anche a seconda vista, quasi a testimoniare un borgo fantasma, che vive di vita propria, in un perenne inverno, di tempo grigio e bellezza e bruma.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

La cuccagna di oggi e la cuccagna di allora

La nostra storia ha bisogno di voi

I mestieri di una volta