Piove. Ma ieri più di oggi

Piove. Non soltanto sulle tamerici, che di solito sono salmastre e trovarle da queste parti è raro, se non sugli scaffali delle librerie, rese immortali dal D'Annunzio. Piove in questi giorni a Bergamo e sui monti, nella Bassa e lungo i fiumi, piove la mattina, la sera e a mezzogiorno, piove sulla testa del ricco e su quella del povero, ma su quella del povero di più, poiché raramente ha l'ombrello.

Piove a gocciole minute, finissime, d'una pioggia insistente e fastidiosa, come sa essere d'autunno, così diversa da quella sbarazzina di marzo o greve, battente, quanto di solito è tra aprile e luglio. Piove e bisogna prestare attenzione al malumore, mentre ci si prepara ad uscire, ci si allaccia le stringhe, si scelgono gli abiti, ci si preoccupa per le scarpe.

Piove, oggi, ma ieri l'altro pioveva di più, come testimonia questa immagine di piazzale Marconi, quello della stazione, a Bergamo, completamente a bagnomaria, in uno scatto degli anni Quaranta o Cinquanta, con sullo sfondo una torre di cui si è persa traccia, oltre che memoria.

P.S. A proposito di questa fotografia, segnaliamo il commento esplicativo del sempre inappuntabile Adriano Rosa: "Non so cosa fosse quella strana costruzione. Mi sembra di leggere la parola trattoria, ma non ne sono sicuro. Comunque, se non sbaglio, oltre quel muro c'era il Barlassina, un campo di calcio in terra battuta che d'estate ospitava le partite del Notturno, un torneo di calcio molto famoso a Bergamo. Successivamente il torneo notturno per eccellenza divenne quello dell'Olimpia sul campo di Borgo Palazzo, in Piazza S. Anna".

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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