L'angolo sparito

Ieri sull'Eco di Bergamo c'era un articolo di Fabiana Tinaglia  sull'apertura di un nuovo piano della Coin. Lo segnaliamo perché all'interno è stato citato anche Storylab, con una fotografia che mostrava Largo Medaglie d'Oro quando era ancora più largo e il grande magazzino non c'era.

Di quel punto abbiamo scelto oggi un'altra immagine, ancora precedente, con il dettaglio di ciò che esisteva fino agli anni Sessanta, cioè un negozio di fiorista, un'edicola antichissima e i vespasiani, sulla sinistra. E poi il caseggiato alle spalle, tipico palazzo popolare, senza pretesa, ma anche culla per generazioni di bergamaschi, prima e dopo la guerra. Un angolo di mondo destinato a sparire nel volgere di pochi anni, non soltanto come traccia urbanistica. Era un'Italia che faceva i conti con la crescita, imponente e dirompente, in altezza e larghezza. Un Paese che si espandeva e passava dai piedi e dalla bicicletta - gli unici mezzi di trasporto che si vedono in questa fotografia del 1954 - alla moto e alla macchina. E Bergamo si stava adeguando, anche se non se ne accorgeva.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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