I tre piccoli moschettieri bergamaschi

I tre moschettieri, senza moschetto né spada, piuttosto brachette corte e cappellino in testa. L'età dell'innocenza, in questi tre bimbi a immagine e somiglianza delle "Simpatiche canaglie" che andavano in onda quando in tv c'era un solo canale e si chiamava "Nazionale".

Un quadretto stupendo, con un angolo di Bergamo alle spalle e i simboli di allora, la Cooperativa San Giuseppe, la sala biliardo ma pure i gelati Motta, la Coca Cola...
Sono però quei tre piccini a rubare la scena, con i loro volti così diversi da sembrare caricature di un'emozione: la "serenità", prima sulla destra, guardando la fotografia, la "perplessità" al centro e la "disperazione", con il pianto a dirotto, sulla sinistra.

I motivi di tali sentimenti non li conosceremo mai, ma c'è un dettaglio che intenerisce ancora di più ed è quel tenersi la mano dei due più a destra, come un prendersi equilibrio, darsi forza. A testimonianza che siamo esseri "sociali" per natura.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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